Palazzo dei Normanni, Palermo
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Mura/Fortificazioni
Eretto dagli arabi nel sec. IX sul luogo di una roccaforte punica e romana, fu ampliato dai normanni che trasformarono l'originaria fortezza in una sontuosa reggia, sede politica e amministrativa dello Stato (sec. XII); con Federico II divenne anche centro di civiltà e cultura a livello europeo. Dopo un periodo di abbandono e degrado, coincidente al declino della dinastia sveva e alla decadenza della vita politica siciliana, il palazzo venne radicalmente trasformato per volere dei viceré spagnoli, che dal 1555 decisero di utilizzarlo come dimora. A destra dell'imponente facciata d'impronta cinquecentesca (1616) si leva la torre Pisana o di S. Ninfa, resto della costruzione normanna, dal caratteristico paramento ad archeggiature cieche (al suo interno fu ritrovata la cosiddetta stanza del Tesoro, con doppia porta d'accesso e quattro grandi giare murate nel pavimento). Tra i principali monumenti della città per importanza storico-artistica, il palazzo racchiude gli appartamenti reali e la Cappella Palatina. Nel salone d'Ercole o sala del Parlamento, costruita nel 1560-70 e decorata con affreschi di Giuseppe Velasquez nel 1799, si tengono le sedute dell'Assemblea regionale siciliana, che ha sede nel palazzo. Di particolare interesse è la sala di re Ruggero, rivestita di raffinati mosaici* con scene di caccia (circa 1170), di influenza persiana.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
piazza Indipendenza - Palermo (PA)