Duomo, Amalfi
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Domina da un'alta e ripida scalinata l'omonima e pittoresca piazza. È il monumento più importante di tutta la Costiera. Fondato nel sec.IX e dedicato a S. Andrea, ebbe la facciata, vivace di forme e di colori, riedificata, dopo il crollo della precedente avvenuto nel 1861, da Enrico Alvino, Luigi Della Corte e Guglielmo Raimondi nel 1875-94; nel timpano è un mosaico (Cristo in trono tra i simboli degli evangelisti e le podestà terrene) su disegno di Domenico Morelli. A sinistra del prospetto, e non allineato con esso, si leva il *campanile, sicuramente già esistente nel 1180 e compiuto nel 1276 con la costruzione della cella campanaria (restaurato nel 1768 e poi manomesso, è stato ripristinatoù). Si compone di un piano di bifore e di uno di trifore, con coronamento arabeggiante di torri ad archi intrecciati e copertura a embrici maiolicati gialli e verdi.Al termine della scalinata si è nell'atrio porticato, rifatto dopo il crollo della facciata rispettando solo in parte l'aspetto originario, a liste di marmo bianche e nere e diviso trasversalmente in due navate da colonne. Vi si aprono gli ingressi al Duomo, alla chiesa-cappella del Crocifisso e all'antico cimitero noto come chiostro del Paradiso. Il portale maggiore della chiesa, nella cui lunetta è un affresco (Assunta) di Domenico Morelli e Paolo Vetri (1895), è chiuso da una magnifica *porta fusa in bronzo a Costantinopoli prima del 1066 da Simone di Siria e donata da Pantaleone di Mauro Comite, capo di quella colonia amalfitana (iscrizione). Ai lati del portale, affreschi del Vetri su disegno del Morelli. Il Duomo, rifatto in forme barocche, ha pianta a croce latina su tre navate, che sono divise da pilastri rivestiti di marmi commessi e racchiudenti colonne antiche (le si vedono nel 7° pilastro d. e sin.); la mediana e il transetto sono coperti da un ricco soffitto intagliato da Francesco Gori e dipinto da Andrea D'Aste. All'ingresso del presbiterio, due colonne antiche monolitiche (i capitelli sono affini a quelli dell'ambone del Duomo di Salerno) e due candelabri con decorazione a mosaico (sec. XIII); nel moderno altare sono riutilizzati marmi medievali smembrati da amboni del sec. XIII; ai lati di questo, due amboni ricomposti con frammenti degli originari duecenteschi, decorati di mosaici. In sagrestia, Madonna col Bambino e santi del Maestro del Duomo di Amalfi (sec. XV) e Madonna col Bambino tra i Ss. Antonio e Filippo di Francesco Solimena. La criptarisalente al 1253 ma rinnovata nel 1719 (per volontà del re venne decorata in parallelo a quella del Duomo di Salerno e dalle stesse maestranze), è divisa in due navate, con pareti rivestite di marmi e volta a stucchi affrescata da Vincenzo De Pino. Sull'altare è la colossale *statua di S. Andrea, in bronzo, donata da Filippo III di Spagna e dovuta a Michelangelo Naccherino; sotto l'altare sono custodite le reliquie dell'apostolo S. Andrea, qui trasferite da Costantinopoli o da Patrasso nel 1208 da Pietro Capuano, cardinale e patrizio di Amalfi, reduce dalla Terrasanta (dalle ossa del santo trasuda la «manna di S. Andrea», scoperta il 24 novembre 1304 da un vecchio pellegrino e alla quale si attribuiscono virtù miracolose); le statue marmoree di S. Stefano e di S. Lorenzo sono di Pietro Bernini, le vetrate seicentesche. Il Chiostro del Paradiso** fu voluto come cimitero per i cittadini più illustri dal vescovo Augustariccio (1266-68). Colonne binate sorreggono archi acuti intrecciati e formano un peristilio reso suggestivo dalla vegetazione e dai frammenti lapidei di epoche diverse qui allestiti.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
piazza del Duomo - Amalfi (SA)