Domus dei Tappeti di Pietra, Ravenna
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni archeologici
Gli scavi compiuti in via D'Azeglio tra il 1993 e il 1994 hanno riportato alla luce un complesso di strutture edilizie databili dall'età romana al periodo bizantino, con splendidi mosaici* . Di particolare interesse è il palazzetto bizantino (inizio del VI secolo), di cui sono state recuperate quattordici stanze e tre cortili. Tutti gli ambienti dell'edificio, probabilmente di proprietà di un funzionario di corte, erano pavimentati in tarsia di marmo o a mosaico, raffinate geometrie e inserti figurati in tessere policrome. Dopo un accurato restauro, i «tappeti di pietra» sono stati ricollocati nel luogo del ritrovamento, in un ambiente sotterraneo appositamente realizzato al quale si accede dalla chiesa di S. Eufemia.È nata così la «Domus dei tappeti di pietra» inaugurata nel 2002: il percorso che attraversa tutte le stanze del palazzo permette di ammirare i mosaici nel loro ambiente originario. Spiccano per fattura il cosiddetto mosaico del Buon Pastore e quello della Danza dei geni delle stagioni. La chiesa di S. Eufemia fu ricostruita nel 1742-47 da Giovanni Francesco Buonamici. La tradizione vuole che qui venisse edificata la più antica chiesa di Ravenna, consacrata da S. Apollinare e intitolata alla giovane Eufemia, le cui reliquie (rinvenute nel 1686 insieme a quelle di S. Agata) provvide egli stesso a inumare in loco. Questa credenza è ricordata dall'iscrizione del sec. XVIII, scolpita su un piccolo pozzo della sagrestia, «Coepit hic fides ravenatium»: cominciò qui la fede dei Ravennati.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
chiesa di S. Eufemia, via Barbiani - Ravenna (RA)