S. Procolo, Naturno/Naturns
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Piccola chiesa romanica forse del sec. VIII, rialzata nel sec. XIII, con campanile romanico a bifore, appoggiato all'abside rettangolare. Fu sepoltura dei conti di Taranto. All'esterno, e ancor più all'interno, presenta interessantissimi cicli di antichi *affreschi.I dipinti all'esterno, sul fianco destro, sono del 1400 circa: 11 riquadri raffigurano scene della creazione e S. Procolo; sulla base del campanile S. Cristoforo. Nell'interno, a una navata, si conserva il ciclo di affreschi più importante: sulla parete d'ingresso, raffigurazione di una fila di tredici buoi guidati da due figure, forse rappresentazione di un'offerta votiva a S. Procolo; lungo la parete destra, in basso Fuga di S. Procolo da Verona e, verso l'abside, gruppo di cinque figure femminili, di incerta interpretazione; sull'arco due cherubini che reggono croci astili e, sotto frammenti indecifrabili; nel sottarco, scarsi avanzi di un ornato cui sono intercalate piccole teste; sulla parete sinistra si estende una raffigurazione di difficile interpretazione e in parte sbiadito: forse i 4 Evangelisti, una figura con mani protese e un angelo. Questo cielo, ritenuto dell'VIII-IX sec., è interpretato da alcuni come un documento della pittura murale derivata dalle miniature irlandesi e da altri messo in rapporto all'ambiente longobardo (Cividale). Comunque costituisce la più antica opera pittorica di tutta la regione. Una larga greca prospettica separa gli affreschi nella parte inferiore da altri del 1400 circa.
Ambito geografico:
via S. Procolo - Naturno/Naturns (BZ)