S. Gregorio Magno, Roma
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
La chiesa fu fondata sul luogo di un monastero voluto dal santo, ma si presenta oggi nelle forme barocche date nel 1629-33 da G.B. Soria alla facciata, e nel 1725-34 da Francesco Ferrari all'interno. Di grande rilievo l'*altare di S. Gregorio Magno. A tre navate, divise da 16 colonne antiche fiancheggianti pilastri, è decorato da stucchi del Ferrari (c. 1725) e, nella volta, dall'affresco (Trionfo della Fede, 1727) di Placido Costanzi; il pavimento cosmatesco fu restaurato nel 1745. In fondo alla navata d., l’*altare di S. Gregorio Magno presenta il paliotto con tre fini bassorilievi raffiguranti le cosiddette 30 Messe di S. Gregorio Magno, opera del Capponi (fine sec. XV), e nella predella, *S. Michele arcangelo sottomette Lucifero, apostoli e i Ss. Antonio abate e Sebastiano, coeve pitture di scuola umbra. A destra della cappella è la stanza di S. Gregorio Magno, con sedile marmoreo del sec. I a. C. Sull’altare maggiore, la notevole Madonna con i Ss. Andrea e Gregorio di Antonio Balestra (1734). Dalla navata sin. si accede alla *cappella Salviati, realizzata su disegno di Francesco da Volterra e completata da Carlo Maderno (1600): alla parete d. Madonna con Bambino, antico affresco ridipinto nei sec. XIV-XV, che secondo la tradizione avrebbe parlato a S. Gregorio Magno; alla parete sin., l’*altare marmoreo di Andrea Bregno e aiuti (1469). Per una cancellata a sin. della scalinata della chiesa si accede a un pittoresco slargo con cipressi, in fondo al quale sono i tre luoghi di culto sistemati a inizi '600 dal cardinale Cesare Baronio (quelli di S. Andrea e S. Barbara appartennero già al complesso fondato da S. Gregorio Magno); di particolare interesse il primo, interamente affrescato da Guido Reni, Domenichino, Pomarancio e Giovanni Lanfranco.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
piazza di S. Gregorio 1 - Roma (RM)