S. Giusta, Santa Giusta
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Su un poggio, grande costruzione romanica in conci d'arenaria, eretta nel 1135-45 come sede della diocesi omonima (soppressa nel 1503). L'edificio, di forme fondamentalmente pisane, ma con influssi lombardi nella facciata e arabeggianti in alcune parti ornamentali, costituì il prototipo di una numerosa serie di chiese sarde. La severa facciata, già preceduta da nartece (di cui restano due colonne), presenta un'alta triplice arcatura che inquadra il portale pisano (con capitelli scolpiti) e una trifora; al culmine il timpano include il tipico motivo pisano del rombo a gradoni; lungo i fianchi corrono arcate rette alternativamente da mensole e lesene, mentre l'abside è ripartita da semicolonne. Il campanile, in fondo al fianco d., è in gran parte rifatto. L'austero interno è a tre navate su colonne in marmo e in granito (parte romaniche, parte provenienti da Thàrros, Òthoca e Neàpolis), con presbiterio, per la prima volta in Sardegna, soprelevato; la navata centrale ha copertura a travature scoperte, quelle laterali a crociere. Nell'abside, a sin., è un piccolo tabernacolo dell'olio santo, di un seguace di Andrea Bregno (sec. XV), donato da Gaspare Torrella, ultimo vescovo della diocesi. L'ampia cripta poggia su tozze colonne. In sagrestia sono custodite due mitre vescovili del sec. XIV, di cui una a ricami policromi.
Ambito geografico:
via Manzoni 2 - Santa Giusta (OR)