Santuario italico, Campochiaro
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Beni archeologici
Monumento di rilevante interesse, in quanto costituiva, verosimilmente, il luogo di culto di maggior rilievo nel territorio di Bojano e, come tale, la sua importanza non dovette rimanere confinata alle zone circonvicine. Topograficamente domina il tratturo Pescasséroli-Candela e quindi l'itinerario da Bojano a Sepino, e, nello stesso tempo, controlla uno dei percorsi che, scavalcando il Matese, collegavano il Sannio alla Campania. L'area sacra, triangolare, di m 150 x 125 circa, è limitata da una terrazza in opera poligonale; è divisa in due parti da un lungo edificio pressappoco perpendicolare al monte che ha la funzione di sostenere e ampliare il terrazzamento che occupa la parte occidentale dell'area. È largo circa m 14 e lungo almeno 80 e costituiva, nello stesso tempo, un vero e proprio prospetto sul piazzale sottostante. Il tempio si trovava sul terrazzamento a ovest; le sue dimensioni ne fanno per grandezza il secondo edificio del Sannio dopo il tempio B di Pietrabbondante. L'elevato, tuttavia, si è conservato in misura assai limitata e ancora non se ne è potuta ricostruire la planimetria sebbene si siano ritrovati numerosi frammenti di elementi architettonici. Gli elementi finora raccolti permettono comunque di datarlo intorno alla metà del II sec. a.C.; si è anche potuta accertare l'esistenza di una fase più antica del santuario; la testimonianza più rilevante finora raccolta relativamente a essa consiste in una piccola stipe contenente ceramica datata tra la fine del IV e l'inizio del III sec. a.C. Resta ancora incerta la presenza di strutture di questo periodo più antico.
Ambito geografico:
località Civitelle - Campochiaro (CB)