S. Maria del Giglio, Venezia
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
La chiesa di S. Maria del Giglio o Zobenigo (dal nome della famiglia Jubanico che la fondò nel sec. X), fu ricostruita nella seconda metà del '600. La facciata è un tipico esempio di esuberanza decorativa barocca, su progetto di Giuseppe Sardi, a spese e in gloria della famiglia Barbaro, di cui riflette gli intenti autocelebrativi nella decorazione. Il disegno frontale prevede due ordini di semicolonne binate, di stile ionico e corinzio, su alti stilobati, e conclusa da timpano curvilineo. Nell'ordine inferiore profonde nicchie accolgono le statue dei quattro fratelli di Antonio Barbaro, capitano da mar (m. 1679), la cui effigie è posta nel comparto centrale dell'ordine superiore. Negli specchi dei basamenti delle semicolonne, bassorilievi con episodi della vita di Antonio Barbaro e i luoghi dove svolse incarichi politici per conto della Repubblica: in basso, vedute planimetriche di città italiane e dalmate (Zara, Candia, Padova, Roma, Corfù e Spalato); in alto, scene di battaglie navali e imbarcazioni. Nell'interno - a un'unica navata rettangolare, con 3 cappelle per lato e soffitto piano - sono custoditi pregevoli dipinti: a destra, nella cappella Molin, Madonna col Bambino e S. Giovannino di P. P. Rubens; al terzo altare destro, Visitazione di Palma il Giovane; dietro l'altare maggiore, Addolorata di Sebastiano Ricci e Quattro evangelisti di Jacopo Tintoretto, autore anche della tela al terzo altare a sinistra (Cristo e santi).
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
S. Marco 2542, campo S. Maria del Giglio - Venezia (VE)