S. Maria Assunta di Rambona, Pollenza
Tipo:
Oggetto fisico
Categoria:
Edifici religiosi
Eretta nel sec. VIII dalla regina longobarda Ageltrude, figlia di Arechis duca di Benevento, sulle rovine di un tempio creduto della Dea Bona (Ara Bonae, donde sorse Arambona e Rambona) conserva una notevole *cripta romanica e il presbiterio triabsidato, appartenenti alla ricostruzione avvenuta nel sec. XI-XII; attualmente il monastero è del tutto scomparso e la parte anteriore è interamente occupata da abitazioni private. Come si deduce dai più recenti scavi, la chiesa primitiva aveva un'unica navata, cui erano addossati nella parte presbiteriale due sacelli a pianta quadrilatera; in quello di destra è stata scoperta una cella eremitica a pianta rettangolare: secondo la tradizione vi si ritirava a meditare S. Amico, abate di Rambona, che dimorò qui intorno al Mille. L'edificio subì profondi rimaneggiamenti nei sec. XI-XII, quando fu aggiunto l'attuale presbiterio sopraelevato sulla cripta. Nel primo, sconsacrato, è esposta, oltre ai pannelli che illustrano i recenti lavori di recupero del complesso, una copia in gesso del cosiddetto «dittico di Rambona» (l'originale su avorio è ai Musei Vaticani). Molto suggestiva è la *cripta con pianta a cinque navatelle suddivise da colonne romane, capitelli romanici decorati e affreschi nell'abside centrale.
Classificazione secondo la graduatoria Guida Rossa TCI: *
Ambito geografico:
località Rambona 19 - Pollenza (MC)